eRecycling

Valori all’interno:
cosa c’è esattamente in un apparecchio elettrico?

Per molti di noi quello che c’è dentro un apparecchio elettrico o elettronico è un mistero. L’importante è che l’apparecchio funzioni! Eppure vale la pena dare un’occhiata a ciò che si cela dietro al rivestimento dell’apparecchio, infatti guardando con più attenzione vengono alla luce i più svariati componenti. Tra questi, numerosi materiali riutilizzabili che possono restare nel ciclo dei rifiuti se gli apparecchi vengono smaltiti correttamente. Altri componenti, invece, costituiscono una particolare sfida per il riciclaggio. Alcuni, poi, possono persino essere dannosi, se non vengono smaltiti in modo professionale.

Ma in fondo, cosa c’è in un apparecchio elettrico? Per saperlo esattamente, abbiamo smontato per voi quattro diversi apparecchi pezzo per pezzo: un frullatore a immersione, un avvitatore a batteria, una macchinetta del caffè e un robot aspirapolvere.

Il frullatore a immersione

Partiamo dall’apparecchio più piccolo, cioè dal frullatore a immersione che non pesa neppure un chilogrammo. Questo pratico utensile da cucina si rivela essere un vero campione in materia di riciclaggio. Oltre il 99 percento può essere riutilizzato, nessun altro apparecchio ha un tasso di riciclaggio così elevato. I materiali riutilizzabili contenuti sono da un lato vari metalli come ferro, alluminio, acciaio cromato e ottone. Ma la percentuale maggiore è quella delle plastiche riciclabili. Particolare attenzione va posta, nel riciclaggio, al motore elettrico incorporato, che viene separato dagli apparecchi e trattato a parte da aziende specializzate nel corso dell’ulteriore processo di riciclaggio. Da un lato, in questo modo è possibile sottoporre in sicurezza a un processo di rimozione le sostanze nocive. Allo stesso tempo, grazie a specifiche procedure, si possono estrarre altri materiali riutilizzabili dai motori elettrici.

L’avvitatore a batteria

L’avvitatore a batteria ha un tasso di riciclaggio inferiore, pari al 67,7 percento. Ciò è dovuto al fatto che nell’avvitatore a batteria la percentuale di plastica non riciclabile è alta. La plastica non riciclabile è utilizzata come cosiddetto combustibile sostitutivo (EBS) nei cementifici e negli impianti di incenerimento dei rifiuti per produrre energia (corrente, calore). A parte vengono raccolti anche i cavi di rame contenuti nell’avvitatore a batteria. Aprendo i singoli fili si rimuove il rivestimento del cavo, che per via del ritardante di fiamma contenuto viene riutilizzato termicamente. E questo significa che viene incenerito in un impianto di incenerimento rifiuti o in un cementificio.

La macchinetta del caffè

Per quanto riguarda la macchinetta del caffè, il tasso di riciclaggio è di ben il 79,9 percento. Anche in questo caso, i materiali riutilizzabili sono vari metalli e plastiche riciclabili. Per praticità, anche lo scaldacqua istantaneo contenuto nella macchinetta del caffè viene riutilizzato a parte nel riciclaggio. Uno scaldacqua istantaneo viene utilizzato per scaldare rapidamente l’acqua in una spirale. I componenti sono ad esempio alluminio, ceramica, ferro e in parte collanti. Il tasso di riciclaggio dello scaldacqua istantaneo è pari al 75 percento.

Il robot aspirapolvere

Il tasso di riciclaggio più basso degli apparecchi che abbiamo analizzato è quello del robot aspirapolvere e corrisponde al 65,7 percento. Da notare in questo caso l’elevato tasso di plastica, la cui parte riciclabile viene trasformata con processi chimici e fisici in granulato, che a sua volta può essere utilizzato per nuovi prodotti. Il circuito stampato contenuto nel robot aspirapolvere viene trattato in un processo di riciclaggio a parte. Contiene diversi metalli, tra cui in piccoli quantitativi anche metalli preziosi e terre rare che vengono estratti con processi chimici. Occorre prestare attenzione al riciclaggio della batteria al litio, che contiene circa il 2 percento di litio. Essendo il litio un metallo molto reattivo e facilmente infiammabile, le batterie agli ioni di litio possono diventare pericolose, specialmente in caso di produzione difettosa o uso improprio.

eRecycling: fa bene all’ambiente

Come puoi vedere, gli apparecchi elettrici ed elettronici hanno una vita interessante al loro interno e ognuno di essi è unico. Tutti hanno in comune quanto segue: uno smaltimento corretto consente di preservare preziose risorse, evitare emissioni dannose e proteggere l’ambiente.